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Album: Roma S.P.Q.R. ( 2012 )

REVIEW

Date: November '12
Author: Sergio Nardelli
Vote: n/a
Language: Italian
Website: http://www.metalloitaliano.it/
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un lavoro dalle mille sfaccettature, lodevole per capacità  musicali, songwriting e ricercatezza sonora, capace di regalare, a chi le saprà  cogliere, infinite emozioni.

Strepitoso ritorno per i Martiria che, sempre sotto l'ala protettrice della My Graveyard Productions, sfornano questo loro quinto album. La storica band romana si ripresenta con una rinnovata line up, che vede l'ingresso nel nuovo vocalist Federico ''Freddy'', che rileva il posto dell'ex Warlord Rick Anderson. ''Roma S.P.Q.R.'' è un ambizioso lavoro carico di sensazioni, dove ogni nota, ogni parola, ogni suono ha un suo peso ed una funzione ben precisa. In quest'opera, ottimamente registrata e ben curata, in un formato digipack con invitante booklet ricco di foto, testi e citazioni, si materializzano i vari scenari narrati, attraverso 14 coinvolgenti tracce, alcune delle quali stimolanti intermezzi. Eccoci allora immersi nell'antica Roma, dopo l'intro ''Nihil Aliud Quam Superstizione'', con l'intrigante e ipnotica ''Callistus Wake'', epic metal di classe, atmosferica nelle tastiere, graffiante nelle chitarre di Andrea Menarini e con la voce espressiva di ''Freddy'' sugli scudi. Remo e Romolo sono celebrati in ''Tale Of Two Brothers'' che dopo un inizio arpeggiato, si fa incalzante fra efficaci cori evocativi ed un ritmo cavalcante. L'oscura ''Byzantium'' si addentra in territori doom e gioca su trame misteriose, a tratti sognanti, mentre la recitata ''Britannia'', è il preludio alla battagliera ''The Northern Edge'', song ricca di avvincenti cambi di tempo e balzi di umore. La calata di Annibale avviene con la minacciosa ''Hannibal (Sons Of Africa)'', splendida nel suo incedere e colma di pathos nel suo rallentamento centrale, che profuma di esotico. ''Omens'' introduce alle atmosfere intime che permeano la profonda ''The Ides Of March'', dove flauto e cori solenni accompagnano la morte di Cesare. Con ''The Scorge Of God'' si riprende a furoreggiare non disdegnando brevi digressioni più meditate, con grande lavoro della sezione ritmica della coppia Spiniello/Maniscalco, per poi assaporare altri due momenti epici, quali l'ammaliante ''Elissa'', dedicata a Enea e Didone e la cadenzata ''Burn, Baby Burn (Magnum Incendium Romae)'' con lo sguardo volto a Nerone e alla città in fiamme. ''Are You Afraid To Die?'' da il via all'epilogo, che si compie con la rovente ''Spartacus'', ultimo sussulto metallico dal suggestivo finale lento, sul quale cala definitivamente il sipario. ''Roma S.P.Q.R.'' è un lavoro dalle mille sfaccettature, lodevole per capacità musicali, songwriting e ricercatezza sonora, capace di regalare, a chi le saprà cogliere, infinite emozioni.

© Sergio Nardelli